Nicola Rizzoli è un arbitro di Bologna. Meglio. E’ un arbitro che ha conquistato il mondo dello sport e nello specifico, quello arbitrale per la sua semplice serietà e il suo umile garbo. E’ stato arbitro di serie A per oltre quindici anni, è stato insignito del premio di Miglior arbitro del mondo nel 2014 e 2015, ha diretto la finale dei mondiali di calcio a Rio de Janeiro nel 2014 e tante altre gare importanti.

Nel novembre del ‘21 diventa responsabile del mondo arbitrale ucraino. Da qui, nasce la storia che vi raccontiamo.

Poco dopo l’inizio del conflitto che coinvolge Russia e Ucraina, il Presidente della Federcalcio ucraina, Andrii Pavlenko, ha aiutato alcune ragazze -le uniche a cui sia consentito di lasciare il Paese- a trasferirsi all’estero per trovare un po’ di serenità e continuare ad arbitrare.

Nicola, bolognese prestato all’Ucraina per irrobustire il settore arbitrale, diventa intermediario. L’amicizia con don Massimo mette in moto l’accoglienza al Villaggio della Speranza dove, per una certa Provvidenza, uno degli appartamenti era rimasto senza alcuna assegnazione. L’arredo dell’appartamento è stato realizzato grazie alla collaborazione del gruppo “Il Cestino”, mentre per la sostenibilità della presenza delle ragazze è stato mobilitato Antonio Aureliano, Presidente dell’Associazione arbitri di Bologna e tutta la sezione che proprio quest’anno compie 100 anni dalla sua nascita.

Ed è così che il 20 aprile sono arrivate a Bologna, a Villa Pallavicini, Kristina, Svitlana e Sofiya tre ragazze, tre arbitri, rispettivamente di 30, 30 e 23 anni.

Svitlana Grushko, è assistente arbitrale (guardalinee) della Premier League ucraina. Kristina Kozoroh è fischietto nella serie B locale, con esperienze internazionali. Entrambe nella vita professionale sono fitness coach, ossia preparatori atletici. Sofiya Prychyna, oltre ad essere arbitro in carriera, ricopre l’incarico di segretaria dell’Associazione arbitri ucraini. Le tre giovani già si allenano tutti i giorni sui campi di Villa Pallavicini, grazie alla disponibilità della Polisportiva Antal ed essendo già state inserite nell’organico della sezione Aia di Bologna speriamo a breve possano tornare a fare la cosa che a loro più piace: arbitrare.

Nella foto le ragazze alla consegna dell’appartamento, erano presenti il presidente FGDO don Massimo Vacchetti, il consigliere delegato dott. Armando Stafa, l’ arbitro Nicola Rizzoli e Presidente AiA bologna Antonio Aureliano, insieme a Alessandro Prontera, arbitro di Serie A della sezione di Bologna

La Fondazione, da sempre, è stata casa per tanti ragazzi in fuga da guerra o da contesti difficili. Oggi per la prima volta, accoglie tre ragazze che ben si inseriscono nel contesto sportivo dell’Opera, sapendo che il loro desiderio è quello di poter – non appena sarà possibile – rientrare a casa in sicurezza. Questa, infatti, è la loro speranza. Per coltivarla, abiteranno per un po’ al Villaggio della Speranza.

Chi volesse contribuire alla loro accoglienza può inviare un contributo a:
Banca: UNICREDIT
Intestatario: Fondazione Gesù Divino Operaio
IBAN: IT29I0200802435000000970889
Causale: sostegno ragazze ucraine